| Ieri, lunedì 27 luglio, si è svolto come previsto un ulteriore passaggio della vicenda relativa al Laboratorio Zeta.
All'appuntamento con l'ufficiale giudiziario erano presenti, oltre a noi del Laboratorio Zeta, una quarantina di persone facenti parti di organizzazioni politiche e sindacali o singoli cittadini solidali. Alla presenza dei rappresentanti dell' I.A.C.P. e dell'associazione Aspasia l'ufficiale giudiziario, prendendo atto della trattativa in corso tra le parti, ha rinviato l'esecuzione dello sfratto al 22 settembre. Nel frattempo è prevista per giovedì 30 luglio, di mattina, la continuazione della trattativa, con un incontro nel quale è prevista la presenza, oltre che dell' I.A.C.P., del Laboratorio e di Aspasia, anche del Comune. Quello che sembra cambiare rispetto alle fasi precedenti è l'atteggiamento dell'associazione Aspasia che, resasi a parole disponibile ad accettare soluzioni alternative e compatibili con le proprie esigenze eventualmente proposte dalle istituzioni, ritorna ad una posizione di chiusura ed insiste nel reclamare l'edificio di via Boito 7. Inutile dire che la nostra posizione rimane immutata: otto anni di attività politica, sociale, culturale, sei anni di cogestione con i migranti, il sostegno di ambienti trasversali della città e non solo, rendono più che legittima la presenza del Laboratorio Zeta e la continuazione della sua storia. Non siamo disponibili a valutare soluzioni che non siano la permanenza del Laboratorio Zeta nel luogo in cui è nato ed è cresciuto. Inutile dire anche che alla luce di quanto detto sopra quello di giovedì mattina diventa un appuntamento importante per la prosecuzione della difesa dello Zeta, e per questo chiediamo a quanti ci hanno seguito e sostenuto in questa vicenda di essere presenti. APPUNTAMENTO giovedì 30 LUGLIO alle ORE 12.00 a PIAZZA MARINA, angolo Palazzo Steri. LO ZETA NON SI TOCCA! |