SABATO 5 LUGLIO 2008 MANIFESTAZIONE A CALTANISSETTA
Contro il pacchetto sicurezza e il reato di immigrazione clandestina Per rompere il legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno Per la regolarizzazione immediata di tutti i migranti presenti sul territorio nazionale Per il diritto d’asilo Per la chiusura degli attuali CPT e contro l’apertura dei nuovi Centri d’identificazione ed espulsione ORE 10.30 adunanza davanti a Pian del Lago (CL) ORE 12.00 incontro in Prefettura Il cosiddetto pacchetto sicurezza varato dal governo Berlusconi e le quasi contemporanee decisioni prese dall’Unione Europea in materia di immigrazione rappresentano un duro attacco contro le condizioni di vita e di lavoro di tutti i migranti. Il varo di queste norme è solo l’ultimo passo di una lunga serie di provvedimenti razzisti, come il precedente decreto sicurezza del governo Prodi, di inadempienze istituzionali, come il rifiuto dei ministri Amato e Ferrero di abolire il protocollo con le poste, di leggi vessatorie e discriminatorie, come la Bossi-Fini e ancor prima la Turco-Napolitano. Il pacchetto sicurezza è l’ultimo e più eclatante passo di una politica verso i lavoratori e le lavoratrici migranti fondata sul ricatto e sulla paura. Il suo obiettivo è di costringerli ad accettare ogni forma di sfruttamento e di ostacolarne i percorsi di lotta e di organizzazione collettiva. Assieme al pacchetto sicurezza giunge puntuale anche il tentativo di costruire un’opinione pubblica che distingua gli immigrati in buoni e cattivi, in quanto regolari o irregolari, in quanto provenienti da un luogo o da un altro, in quanto badanti o in quanto generici lavoratori. Vogliono scatenare una guerra tra poveri per dividere e poter colpire meglio e più facilmente tutti i lavoratori. Per quanto oggi la situazione appaia e sia difficile è necessario e possibile iniziare a reagire contro tutto ciò. In questi ultimi anni in varie città come Brescia, Milano, Roma, Verona, Bologna, Napoli, Reggio Emilia, ecc. si sono dati momenti di lotta, mobilitazione ed organizzazione contro l’offensiva razzista di padroni e governi. Bisogna far tesoro di simili esperienze per puntare a gettare le basi per un movimento unitario che abbia portata nazionale e che si ponga anche l’obiettivo di stringere legami organizzativi e di lotta a livello europeo e internazionale. Contro il pacchetto sicurezza e il reato di immigrazione clandestina Per rompere il legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno Per la regolarizzazione immediata di tutti i migranti presenti sul territorio nazionale Per il diritto d’asilo Per la chiusura degli attuali CPT e contro l’apertura dei nuovi Centri d’identificazione ed espulsione. Nell’ambito della settimana di mobilitazione nazionale - dal 5 al 12 luglio - indetta dall’Assemblea Reti Migranti ed Antirazziste, la Rete Antirazzista Siciliana promuove una manifestazione a Caltanissetta per chiedere che sia fatta luce sulla morte, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno scorso, di un giovane ghanese richiedente asilo, Yossuf Abubakr, ennesima vittima dei centri di identificazione ed espulsione. Rete Antirazzista Siciliana |